La nostra nuova casa |
Il nostro uomo è a casa su cauzione,
con il divieto di affittare la stanza ad altri e di avvicinarsi a me
o a Laura. Altrimenti lo mettono dentro. Tra qualche giorno ci sarà
una nuova udienza, nella quale si dovrebbe decidere qualcosa di
definitivo. Il sergente Weston e il servizio di assistenza alle
vittime ci tengono costantemente informati sugli sviluppi e restano a
nostra disposizione. Noi nel frattempo abbiamo raccontato gli eventi
tante di quelle volte che ormai ci ridiamo su, soprattutto quando
arriviamo ai particolari più scabrosi.
Abbiamo lasciato casa di Dennis e
Terry, a malincuore. Era un piacere per me uscire la mattina per
andare al lavoro, attraversare il quartiere silenzioso e deserto
scendendo la collina con la bici senza bisogno di pedalare (anche se
al ritorno erano dolori). E con la musica nelle orecchie scorrere tra
i vialetti, le ampie vetrate dei salotti, le barche a riposo sui loro
rimorchi. Sullo sfondo: il “grande lago”, mia meta quotidiana.
Ora viviamo in un quartiere decisamente
più popolare. Ci siamo trasferiti a casa di Charles, collega di
Laura, e del suo compagno Chris. E con noi ci sono anche il gatto Bob
e il cane Dylan. Paghiamo un affitto molto ragionevole per la nostra
stanza e per il momento ci troviamo bene: speriamo sia la volta
buona. Di sicuro mangiamo ogni giorno cose squisite: si cucina una
sera noi e una sera loro e Chris è davvero bravo. È il primo
straniero che abbia incontrato in grado di cucinare una pasta come si
deve. Come un italiano vero, direbbe Cutugno. Io invece faccio quello
che posso, tra pizze e scaloppine e risotti. Diciamo che per il
momento non ho bruciato quasi niente.
Nessun commento:
Posta un commento